ATP 019-20 Karlheinz Stockhausen Klavierstücke I-XI Bernhard Wambach-Havemann
Il mio primo incontro con la musica di Stockhausen è avvenuto attraverso un disco negli anni sessanta. I pezzi che mi hanno irretito completamente portavano i titoli “Refrain” e “Kontakte”. Ecco, una musica come non l’avevo mai ascoltata prima. Poco dopo uscì un disco con il “Klavierstück X” (pezzo per pianoforte X), suonato in modo impareggiabile da Frederic Rzewski. Avendo fatto anche questa esperienza di ascolto desideravo suonare io il “Klavierstück X”. Negli anni settanta, quando mi ritenevo abbastanza preparato attraverso lo studio delle opere di Schönberg, è cominciato il mio lavoro con i “Klavierstücke” di Stockhausen. Studiavo prima il IX, poi il X e l’XI – e anche “Kontakte” per suoni elettronici, pianoforte e batteria. Ma era già maturato il mio desiderio di suonare tutte le opere di questo compositore, in cui ricorre il mio strumento sia da solo che insieme a un ensemble. Così all’inizio degli anni ottanta si sono aggiunti i “Klavierstücke I – VIII”. Ho cominciato ad approfondirli collaborando con Stockhausen in tante prove e tanti concerti. Poco dopo mi sono messo a studiare i pezzi contenuti nel ciclo operistico “Licht” (XII, XIII, XIV). I concerti in cui mi esibivo in quel periodo spesso erano dominati dalle musiche di Stockhausen.